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Nasce
a Gand in Belgio nel 1966 di madre belga e di padre italiano. Vive
i primi anni in Olanda, in Francia (Lille, Marseilles). Studia in
Italia a Milano, ottiene la maturità scientifica. Lavora
in uno studio fotografico per un anno e si laurea nel 94 in Lingue
all’Università Statale di Milano. Nel 99 si diploma
all’Accademia di Belle Arti in scultura in Belgio (Bruxelles).
Ora lavora nel suo atelier a San Remo e oltre a mostre collettive
ha già realizzato mostre personali in Belgio (Bruxelles galerie
L’Escale), in Italia (Venezia Studiolo 2000), in Francia (Mentone).
"L’idea
della scultura è nata da una specie d’illuminazione:
a vent’anni facevo scalate in montagna, e, attaccata alla
roccia, ho sentito una trasfigurazione, un’esplosione interiore
che non potevo intuire allora ma che da quel momento mi ha orientato
definitivamente verso la scultura. Questo corpo a corpo con la materia
rispondeva immediatamente ai miei desideri più remoti. Fin
a quel momento ero piuttosto implicata in lavori intellettuali,
a tavolino, scrivere, pensare, studiare, scoprire il potenziale
della manualità e dell’investimento del corpo in un
a totale simbiosi mi sembro stupefacente. Il caso vuole che da allora
feci continui incontri con scultori e scultrici. Bastava soltanto
seguire la via... Che gioia avere trovato finalmente la propria
via! ”
E
infatti una vocazione piuttosto tardiva quella di V. Venticinque.
A 25 anni ! - ama ripetere , conservando ora preziosamente questo
numero feticcio che è diventato il simbolo della sua nuova
vita d’artista. A partire della prima mostra nel 2000 trova
il suo pseudonimo, firma V25
!“Ho
cominciato all’Accademia a scoprire l’argilla, e i suoi
valori terapeutici. Tutto comincia dalle trippe, dalla necessità
di esprimere qualcosa che non si sa di dover dire. La creazione
è quella sensazione magnifica di stupore di fronte alla nascita
del proprio essere.Lo stupore di scoprirsi in vita. In questa società
dove tutto è regolato, controllato, etichettato a priori
la creazione personale offre un viaggio in crociera nell’immensità
dell’io soffocato dai piaceri e dai sentimenti prefabbricati.”
Bisogna
resistere alle mode, rispettare ad ogni costo cio’che si crede
valido per sé “ (Balthus)
"Mi
è sempre piaciuta l’idea di riunire diverse espressioni
artistiche in un’opera sinfonica come la scultura, la musica
la danza ."
Sono
anche i temi preferiti nel lavoro di V25. Ha collaborato con il
coreografo romano Vittorio Biagi incontrato a Venezia, nel 2000
a una sua mostra personale (galleria studiolo 2000, campo Santo
Stefano). Ha realizzato una serie di disegni a carboncino sul balletto
“Resurrectio” di V. Biagi. Alcuni di questi disegni
hanno servito di spunto a sculture in bronzo.
“Resurrectio
mi ha subito interpellato perché prima di tutto in questo
incontro contano molto i ballerini; sono loro che vedendo le forme
e il trattamento delle mie sculture sono venuti a parlarmi e tenevano
a farmi conoscere il maestro. Dicevano che parlavamo della stessa
cosa, il corpo dei ballerini si mette a disposizione del coreografo
come il modello per l’artista, ma la magia della danza risiede
ovviamente nel movimento. Ed è proprio questo movimento che
ho voluto catturare come un fotografo nel mio lavoro”.
“Mi
piacciono le sfide, come quella dello scultore belga Rick Wouters
con la Vierge Folle. Una donna di bronzo grandezza reale appoggiata
all’indietro sulla punta di un piede. La scultura è
la sfida ai materiali, ai volumi, alla forza di gravità”.
Una
sfida fu di costruire a partire da un prototipo di terracotta una
donna in gesso di 2 m x 2m x 1,5 m in un garage. L’opera intitolata
La Montagne fu l’oggetto di una mostra personale ( Bruxelles
Eurovillage). Un’altra è quella di realizzare con materiale
di recupero in lamiere di ferro uno struzzo scala 1/1 (2m di altezza)
imparando a saldare e a battere il ferro.
Attualmente
l'artista sta realizzando un progetto di variazione sul tema dello
struzzo:
PITTURE DISEGNI
E UNA SCULTURA IN METALLO RICICLATO
GRANDEZZA REALE.
Oggetto di una mostra personale in collaborazione con un centro
di allevamento Struzzi nel Sud della Francia.
Molti altri
lavori in altre discipline sono sempre opere di V25:
“La
scultura mi ha dato lo stimolo per andare a scoprire il disegno,
la pittura, la ceramica, qualsiasi espressione artistica. Generalmente
si usa cominciare dal disegno per iniziarsi alle tre dimensioni;
questo è l’itinerario classico. Io, come sempre, ho
fatto tutto il contrario. E grazie a questo, come fece Leonardo
con il Verrocchio, cominciando la formazione dalla scultura, il
volume, il contorno mi è apparso per primo. Tutto il resto
è una derivazione sul tema… |